Onco.Tiroide closeup of female neck with a smooth skin 2023 11 27 05 11 23 utc

Il tumore alla tiroide è causato dalla crescita anomala e incontrollata delle cellule che la costituiscono. Nel 90-95% dei casi le cellule coinvolte sono i tireociti (cioè le vere e proprie cellule della tiroide, riunite in gruppetti chiamati “follicoli tiroidei”, che producono gli ormoni), nella restante percentuale di casi vengono colpite le cellule parafollicolari (che sono delle cellule presenti in misura quantitativamente minore e che producono un ormone chiamato calcitonina).

Il tumore alla tiroide spesso non si manifesta con alcun sintomo nella fase precoce della malattia perché cresce in maniera lenta e silenziosa.

  • tumefazione del collo in accrescimento progressivo
  • alterazioni del tono della voce e raucedine ingravescenti
  • difficoltà a deglutire
  • difficoltà respiratorie
  • ingrossamento dei linfonodi del collo

Il percorso diagnostico prende il via, in genere, con un’accurata visita da parte del medico per identificare la presenza di eventuali segni o sintomi della malattia e per raccogliere informazioni sulla storia medica personale e familiare

  • esami del sangue
  • ecografia della tiroide
  • Agoaspirato tiroideo ecoguidato
  • TAC del collo e torace
  • Risonanza magnetica

Generalmente il trattamento d’elezione è l’intervento chirurgico per rimuovere il lobo della tiroide nel quale si è sviluppato il tumore (lobectomia) o, più di frequente, l’intera ghiandola (tiroidectomia totale). In alcuni casi può essere necessario procedere anche all’asportazione dei linfonodi del collo (dissezione linfonodale).

Altre terapie da eseguire successivamente all’intervento chirurgico in alcuni casi, generalmente in base al tipo e allo stadio della neoplasia, sono:

  • la somministrazione di iodio radioattivo(terapia radiometabolica con iodio 131), che “distrugge” le cellule tumorali tiroidee residue ed eventuali metastasi ai linfonodi o ad organi a distanza;
  • i farmaci a bersaglio molecolare;
  • molto raramente radioterapia chemioterapia

Il follow-up del paziente con neoplasia endocrina è in genere affidato all’endocrinologo ed oncologo, che, nel contesto di un ambulatorio multidisciplinare, prescrivono gli accertamenti, necessari al monitoraggio dell’andamento della malattia e degli effetti del trattamento collaborando anche con il medico di medicina generale (MMG).